Una stradina, un vicolo nel paese dei portali, una porta con una vetrata, un cono gelato stilizzato sulla porta e una scritta “Officine del gusto. Gelateria artigianale”. Oltre la soglia si compie la magia! Una magia fatta di passione e tanta, tantissima determinazione. Già perché quella porta, quel logo, quella scritta che oggi vediamo, erano pronti da anni nella mente del visionario Luigi Buonansegna, proprietario del sogno e titolare della gelateria.

Il giovane Luigi, partito dalla sua Pignola per studiare giurisprudenza a Firenze, non ha mai smesso di coltivare la sua passione per il gelato. Così, tra un esame e l’altro, non ha perso l’occasione di frequentare corsi di gelateria, imparare l’arte e metterla non da parte, ma in valigia, accanto alla  laurea, e ritornare a casa per investire al sud, in Basilicata, a Pignola. Qui ha avviato qualcosa che è molto più di un laboratorio, è un’officina! Il nome, per niente casuale, racchiude l’idea che anima l’impresa:  creare un “open space” dove il “saper fare”, appreso negli anni da Luigi, è messo a disposizione di chiunque voglia  imparare l’arte del gelato, attraverso incontri e laboratori. Un luogo dove la creatività è continua e lo è anche il “work in progress”, un’officina  per l’appunto!

L’idea del giovane non si ferma qui, la mission di “Officine del gusto” va ben oltre: “Officine del gusto  cambierà la nostra concezione del gelato, da intendersi non più come un dessert, né come un dolce ma come un pasto completo da assaporare anche a Novembre!” come spiega Luigi. In questa prospettiva, il gelato offerto deve essere gustoso si, ma soprattutto sano ed equilibrato. Ecco allora che elemento imprescindibile diventa la scelta delle materie prime. Tutte rigorosamente di qualità, a Km 0 e di eccellenza territoriale, come il latte Nobile della Taverna Centomani, la nocciola tonda di Giffoni e la noce Sorrento dell’azienda agricola Grimaldi, e ancora il pistacchio di Stigliano, la mandorla di Toritto e la pera Signora entrambi presidio “Slow Food”, per finire con il cioccolato Valrhona e la lucanissima fragola Candonga.

Gli occhi brillano di una luce diversa quando si fa quello che ci sta più a cuore, e gli occhi di Luigi Buonansegna brillano di quella soddisfazione, quella gioia ancora incredula di chi ha preso una passione ed è riuscito a trasformarla in un lavoro!